Riassunto
Si analizza da un punto di vista energetico il terremoto del 6 aprile 2009. L’analisi è rivolta all’evento geofisico in sé ed alle conseguenze sociosanitarie che ha determinato nella popolazione colpita, in particolare di tipo clinico. Si propone una discussione sugli esagrammi dell’I King che delineano una situazione associabile al terremoto.
Parole chiave: terremoto, analisi energetica geofisica e clinica
Abstract
Is analyzed from the viewpoint of energy the earthquake of 6 April 2009. The analysis is aimed in particular at the geophysical itself and the social consequences that resulted in the population affected in case of clinical. We propose a discussion on the I King’s esagrams outlining a situation associated with the earthquake.
Keywords: earthquake, geophysical and clinical energy analysis.
Introduzione
Nella notte fra il 5 ed il 6 aprile 2009, alle ore 03:20, la mia città è stata squassata da un terremoto devastante. La magnitudo registrata è stata fra il 5.8 (MI, estensione) e 6.3 (Mw, potenza) della scala Richter. 33 secondi di furia e boato hanno comportato un cambiamento del territorio. 650 km quadrati di superficie si sono spostati di 25 cm da sud-est verso nord-ovest, il Gran Sasso si è abbassato di 10 cm circa, la conca dell’aquilano si è globalmente sollevata di 15 cm circa. Alcuni fiumi sono scomparsi, alcuni laghi si sono prosciugati. Sono apparsi i cosiddetti “vulcanetti”, piccole piramidi di terreno a forma di formicaio che sputavano polvere o liquido grigio e bollente. Ma la furia del sisma si è concentrata nella città dell’Aquila, che ha riportato l’80% dei danni dell’intera regione: 1/3 dei palazzi è crollato in tutto o in parte, e un altro terzo è lesionato in modo grave. Tutto ciò ha comportato la morte di 298 miei concittadini, fra i quali ognuno di noi ha amici, parenti, conoscenti. Le nostre vite sono cambiate: la città è evacuata, 70.000 sfollati sono dispersi fra tendopoli, alberghi della costa, case di parenti ed amici dentro e fuori regione. Tutti abbiamo perso la casa, qualcuno ha perso i propri cari, molti anche il lavoro, la rete sociale non esiste più. Questa è globalmente la situazione. Nel momento in cui scrivo, ad oltre un mese dall’evento, le scosse continuano, anche forti, in media tre al giorno, e comportano ulteriori crolli e danni di case e palazzi già lesionati dall’evento maggiore. Non possiamo, dunque, parlare di fase della ricostruzione, in quanto il sisma è ancora in atto e non dà cenno di volersi arrestare.
Da subito dopo il sisma, e a tutt’oggi, noi medici ci siamo attivati per assistere la popolazione, prima nella fase dell’emergenza rossa, ed in seguito nella fase dello sfollamento. Abbiamo dunque potuto osservare clinicamente le reazioni della gente.
Fisiopatologia del terremoto
Vorremmo analizzare l’evento da un punto di vista energetico, e cercare di interpretare l’accaduto secondo le regole dell’energetica umana.
Possiamo considerare il terremoto come una Energia Perversa Curiosa. Tale Perverso Curioso è assimilabile al Vento condividendone le principali caratteristiche: arriva all’improvviso, comporta un movimento, all’improvviso termina. Il Vento è l’energia principale della primavera, ha carattere yang, evolve rapidamente. Nel nostro caso, però, questo Vento Esterno non ha determinato il quadro tipico dell’attacco in superficie (rinorrea, tosse, starnuti) o in profondità (Zhong Feng: emiplegia, confusione mentale) ma si è manifestato da subito direttamente come un Vento Interno, non assimilabile dunque ad una energia perversa propriamente detta, ma ad uno squilibrio degli Organi Interni. È come se “Il Vento del terremoto” fosse “penetrato dai piedi” ed avesse comportato una liberazione di Vento Interno.
L’osservazione del paesaggio conferma questa visione: tutti gli alberi si sono spezzati ed hanno perso grossi rami verdi e fioriti che ora giacciono a terra. Esattamente come se avessero subito la forza devastante di un vento furioso a cui non hanno retto: la Terra, messa in moto dal Fuoco, ha perso il controllo da parte del Legno, che improvvisamente ha ceduto.
Anche l’ipotesi della “penetrazione dai piedi” del Vento è confermata dall’osservazione: non solo chi era presente alla scossa del 6 aprile, ma anche chi al momento non c’era, ma nei giorni precedenti è stato all’Aquila, ha continuato a percepire scosse inesistenti anche a molti chilometri di distanza ed anche a molti giorni dall’evento. Proprio come se il terremoto fosse penetrato nella persona, e continuasse a dare i suoi effetti a prescindere dai movimenti tellurici, una energia che una volta entrata ci si porta dietro.
Una associazione tipica del Vento primaverile è quella col Calore estivo, cosa che comporta la formazione di Vento-Calore (primavera-estate) e fa parte del gruppo di malattie cosiddette “evolutive” (Zhang). Alla luce di quanto abbiamo osservato, riteniamo, come già detto, che il terremoto possa essere considerato una Energia Perversa Esterna che comporta alterazioni interne, senza manifestazioni nel biao. Se questa definizione è accettabile, possiamo analizzare la fisiopatologia del terremoto secondo le regole dei 6 Grandi Meridiani.
I 6 Grandi Meridiani
Il Vento ha la sua polarità principale nel grande meridiano Tsiue Yin (Fegato/Maestro del Cuore), ed il Calore ha la sua polarità nel Chao Yin (Calore Imperiale, Rene/Cuore) e nel Chao Yang (Calore Ministeriale, TR/VB). Dato che il Calore in questione proviene dalla terra, parleremo di Fuoco (Su-Wen cap. 61).
Certamente nessun Organo, Viscere ed Energia è stata esente da gravi perturbazioni, ma il primum movens (Vento-Fuoco) ha innanzitutto perturbato il Tsiue Yin ed il Chao Yin.
L’enorme quantità di “Vento” sullo Tsiue Yin ha comportato un imballamento dello stesso che non è stato più in grado di garantire un movimento armonico (Gan) ed assennato (Sin Pao). Questo ha dato origine alle reazioni di fuga irrazionale: la prima reazione alla fuga è stata caratterizzata da movimenti non coordinati, fughe e ritorni sullo stesso posto, fughe non finalizzate, disordinate: la gente era come impazzita, correva in ogni direzione, sia a piedi che in macchina. Qualcuno, come il mio vicino di casa, era “inceppato”: nella tromba delle scale, ne scendeva e risaliva ripetutamente una rampa; il Fegato ha perso la sua capacità di gestire il movimento, dando però vita ad una reazione fisiologica nel tentativo di consumare il Vento in eccesso.
Il secondo aspetto è quello del Fuoco Perverso. Tutti hanno percepito un forte calore ambientale seguito da un repentino abbassamento della temperatura. Ma paradossalmente i termometri hanno registrato solo l’improvviso calo da da 8° a 1°C. Possiamo ipotizzare una improvvisa e importante produzione di Calore Interno? Il calore fuoriuscito dalle viscere della terra è “penetrato dai piedi” producendo Calore Interno? Comunque sia, anche in questo caso un qualcosa proveniente dall’esterno ha comportato alterazioni interne. Come gestore del Fuoco Imperiale, l’asse Chao Yin è stato danneggiato. L’enorme e subitanea formazione di Calore ha comportato un perdita del controllo dello Shen¸ risultandone Emotività non controllata, Paura e Panico. Il Panico mobilizza il Cuore-Shen e l’energia mentale è allora turbata, poiché il Jing-Shen non è più nella sua sede. Su-Wen cap 39: «Nel momento del panico, il Cuore non ha più luoghi di sostegno, lo Shen non ha luoghi di rifugio». Questo si associa ed integra col danno al Maestro del Cuore: oltre alla ansietà e terrore del primo momento, questa perturbazione è confermata dalle richieste di aiuto successive in termini di insonnia, aritmie e palpitazioni, attacchi di panico, lombalgie acute, gonalgie, fratture, problemi dentari. Per quanto riguarda questi ultimi, colpisce il fatto che in alcuni casi si è assistito alla improvvisa caduta di elementi dentari riferiti in precedenza sani. Nei giorni successivi, il dentista è risultato essere di gran lunga lo specialista più richiesto. Oltre alla inusuale caduta di denti, i nostri pazienti hanno lamentato carie, ascessi, mal di denti. Questo conferma il grave danno subito dal Liquido e dal Jing dei Reni: una improvvisa impossibilità a nutrire “la terminazione delle ossa”.
La lesione del Jing Renale ha avuto anche una seconda causa non legata all’evento acuto ma alla dispersione sociale sopravvenuta nei giorni successivi. Molte famiglie sono state divise fra tende e alberghi. Molte altre si sono separate dopo pochi giorni di convivenza per l’acuirsi di problemi interpersonali interni. Questo ha comportato, insieme alla distruzione dei luoghi della propria vita, che di fatto non esistono più, una “perdita delle radici”, una dispersione dei legami profondi degli individui con la propria famiglia e con i propri riferimenti più stabili e concreti. Ne è risultata una spersonalizzazione, più evidente nei soggetti più deboli, che si manifesta interiormente con una perdita delle coordinate individuali. Il Rene ha sofferto delle deprivazioni familiari e sociali. Soprattutto nei campi delle tendopoli, si osservano persone che vagano senza meta, che mostrano disinteresse per tutto quello che li circonda: il Cuore non ha più luoghi di sostegno.
D’altra parte nel Suwen si parla di Cielo Anteriore e Cielo Posteriore in relazione alle stagioni, identificando il Cielo Anteriore con il massimo Yang e il Cielo Posteriore con il massimo Yin e quindi attribuendo le affezioni del Cielo Anteriore al Caldo e Vento di Primavera ed Estate (come nella situazione che stiamo esaminando) e quelle del Cielo Posteriore al Freddo e Umido dell’Autunno e Inverno (Boschi G, 2003: 116).
I 5 Movimenti
Dal punto di vista dei 5 Movimenti possiamo ipotizzare quanto segue: una improvvisa dilatazione del movimento Fuoco interno alla Terra (calore soggettivo, comparsa di “vulcanetti”) ha comportato da un lato la mobilizzazione-espansione della Terra stessa (terremoto), dall’altra un attacco al movimento Legno in termini di “ribellione”. D’altra ancora il movimento Terra, così espanso, ha determinato una contro inibizione potentissima sul movimento Legno. La rottura degli alberi e la produzione di Vento ne sono la testimonianza. L’attacco al movimento Legno ha fatto sì che il suo controllo sul movimento Terra venisse meno all’improvviso, da cui la Terra non ha avuto più alcun freno, essendo in questo modo lasciata libera di subire ed assorbire l’attacco del movimento Fuoco/massima dinamizzazione. Rimane da comprendere cosa ha determinato l’improvvisa espansione del Fuoco. Probabilmente si è trattato di una rottura dell’Asse Acqua/Fuoco (ricordiamo la scomparsa di fiumi e laghi) con liberazione di quest’ultimo. Il boato rappresenterebbe una separazione dello yin dallo yang iniziata con l’”implosione-annullamento” proprio del movimento Acqua.
Prodromi
Solo aneddoticamente e senza alcuna valenza epidemiologica – prima di eseguire una ricerca statistica approfondita nei nostri database di medici di famiglia – voglio comunicare il fatto che nelle settimane e nei mesi che hanno preceduto il “Big One” (annunciato da decenni, in parte previsto nella settimana precedente, con attivazione della Protezione Civile in allarme rosso e concentramento nella zona nei tre giorni antecedenti l’evento), abbiamo notato un netto aumento di richiesta di consulenza per vertigini, capogiri, sbandamenti. Quadri lamentati essenzialmente dalle donne. Possiamo dedurne tre cose:
- Il Vento Perverso ha iniziato a liberarsi contemporaneamente all’inizio dello sciame sismico (dicembre 2008);
- Le donne (Xue), organismi complessi e sofisticati, sono più sensibili degli uomini alle variazioni dell’ambiente (alterazione del campo magnetico terrestre? Questa è una delle componenti del terremoto di più recente acquisizione);
- Se questo venisse confermato, suggerirebbe che alla fuoriuscita di radon ed all’agitazione degli animali, potremmo aggiungere, come segno di allarme di un possibile terremoto, anche l’aumento improvviso di sindromi vertiginose.
Testi e fonti consultate
Sito web dell’Istituto Nazionale di Vulcanologia e Geofisica
Quotidiano il Centro
Van Nghi N, Medicine Traditionelle Chinoise, Ed. N.V.N., Marseille, 1984.
I King, commento e traduzione di Wilhelm R, Astrolabio, Roma, 1950.
Colapietra R, L’incidenza dei terremoti del 1703 e 1706 nella storia sociale, culturale e artistica del Settecento abruzzese, in I terremoti e il culto di Sant’Emidio, a cura di Antonio Alfredo Varrasso, 1989, Chieti, Vecchio Faggio Editore, pp. 335-354.
Mammarella L, L’Abruzzo ballerino. Cronologia dei terremoti in Abruzzo dall’epoca romana al 1915, Adelmo Polla editore, 1990, pp. 77-83;
Capezzali W, «L’Aquila», nel volume «L’Abruzzo nel Settecento», ed. Ediars .
Baglivi G, Opera omnia ed de Terraemotu romano, pp 310 e seguenti, Venetiis, 1752.
Boschi G: Medicina Cinese: La Radice e i Fiori. Corso di sinologia per medici e appassionati. Casa Editrice Ambrosiana – 2003.